Avere una rete di distribuzione per l’aria compressa inefficiente può portare a elevati consumi di energia elettrica, bassa produttività e peggiorare le prestazioni degli strumenti che utilizzano l’aria. caduta di pressione limitata tra generazione e punti di utilizzo, perdite di aria minime, facilità di installazione e modifiche. questi gli aspetti cui occorre prestare la massima attenzione.
Un impianto di distribuzione non correttamente progettato è la prima causa di inefficienze in un sistema d’aria compressa, comportando un aumento della spesa energetica e una riduzione dell’efficienza e della vita utile degli utensili funzionanti ad aria compressa . Un buon impianto di distribuzione dovrebbe soddisfare i seguenti requisiti fondamentali: caduta di pressione limitata tra generazione e punti di utilizzo, perdite di aria minime, facilità di installazione e modifiche .
I punti essenziali…
• Caduta di pressione – La pressione generata subito a valle della sala compressori generalmente non è mai utilizzabile totalmente, dato che il sistema di distribuzione dell’aria compressa implica una perdita di pressione, principalmente a causa dell’attrito nelle tubazioni . Nelle valvole e nei raccordi delle tubazioni, inoltre, si verificano strozzamenti e cambi di direzione del flusso, che si equivalenza facile e molto significativa: una caduta di pressione di 1 bar comporta un aumento del consumo energetico pari al 7% .
• Limitarla per ridurre gli sprechi – Per ridurre la caduta di pressione è quindi fondamentale una buona progettazione dell’impianto, che consiste in primis nell’opportuno dimensionamento dei suoi componenti . Le reti di distribuzione di aria compressa dovrebbero essere dimensionate in modo che la caduta di pressione che si ha tra la mandata della sala compressori e l’utenza più lontana non ecceda il valore di 0,1 bar . Le maggiori cadute di pressione avvengono solitamente in corrispondenza dei tubi flessibili, dei raccordi e in altri punti di connessione dell’impianto: per questo motivo, queste aree devono essere esaminate e dimensionate con ancor maggiore accuratezza .
• Progettare un sistema ad anello chiuso – I sistemi di distribuzione più efficienti sono progettati ad anello chiuso, attorno all’impianto produttivo che utilizza l’aria compressa . Quest’ultima viene, poi, trasportata tramite dorsali fino ai punti di utilizzo: in questo modo, si riesce a garantire una fornitura uniforme anche con uso fortemente intermittente, dal momento che l’aria compressa raggiunge il punto di utilizzo da due direzioni . Questo sistema può essere utilizzato per tutte le installazioni, eccetto quelle in cui il punto di maggiore utilizzo sia molto lontano dalla sala compressori . In questo caso, bisogna collegare direttamente questo macchinario con una tubazione dedicata .
• Quale materiale scegliere – La scelta del materiale è, poi, un altro fattore importante da considerare: l’orientamento attuale del mercato è quello
Alcune utili considerazioni per fare delle scelte corrette CRITERI guida per una rete efficiente Quale materiale scegliere – La scelta del materiale è, poi, un altro fattore importante da considerare: l’orientamento attuale del mercato è quello di utilizzare tubazioni fatte di materiali con bassi coefficienti di attrito, in grado di garantire, a parità di portata, minori perdite di carico e, quindi, minor consumo di energia . Sempre più diffuso è l’alluminio che, per le sue caratteristiche intrinseche, consente di garantire i requisiti citati . Per quanto riguarda i raccordi, sono da preferire i collegamenti senza giunzioni, come, ad esempio, i raccordi del sistema Airnet di Atlas Copco .
• Perdita d’aria, costi elevati – Sistemi di distribuzione d’aria compressa con oltre 5 anni di vita possono presentare perdite fino al 25% dell’aria prodotta, ma, nonostante questo, in molti impianti si è ancora poco reattivi nell’implementare interventi volti al miglioramento e in linea con soluzioni tecnologicamente più avanzate . Per avere un’idea di quanta energia viene sprecata, basti leggere la tabella che riportiamo .
foro di 1 mm = 1,2 lt/sec = 0,4 Kwh maggior consumo elettrico del compressore
foro di 3 mm = 11,1 lt/sec = un compressore da 4 kw solo per la perdita
foro di 10 mm = 124 lt/sec = un compressore da 40 kw solo per questa perdita